CHIESA S. MARIA DI MONTE SANTO DEI PADRI DOMENICANI
Dopo il Restauro
A pochi passi da Piazza dell'Antenna, lungo l'erta che conduce al Castello Medioevale, si trova l'antica chiesa dei Padri Domenicani, dedicata a S. Maria di Monte Santo, in stile lombardo. Venne edificata nell'anno 1443 con attiguo convento per opera del Comune di Soave. Il Biancolini, nella sua opera « Chiese di Verona» dice: «Era tant'oltre proceduta la fama delle religiose virtù di questi Padri Domenicani, che anche la Comune di Soave nel nostro territorio si invogliò di aver nella sua terra questi delle religiose virtù di questi Padri Domenicani, che anche la Comune di Soave nel nostro territorio si invogliò di aver nella sua terra
La chiesa fu riedificata nel medesimo secolo per consiglio e sotto la direzione di Fra Giocondo, nativo, secondo la tradizione, di Soave. Sulla facciata: la bella porta con protiro sospeso e due colonnette sostenenti un artistico arco in stile del Rinascimento; di bellissima sagoma è il rosone - finestra. Nel timpano dell'arco vi è un affresco del secolo XVI, che rappresenta la Vergine ed alcuni Santi dell'Ordine Domenicano; è molto deteriorato. Nell'interno, a sinistra, si ammirano tre cappelle, dedicate alle Sante Lucia ed Apollonia, alla Madonna del Rosario, al Crocefisso, con archi in tufo a tutto sesto e con pilastri ornati di bassorilievi, attribuiti a Fra Giocondo. La tela di S. Lucia e di S. Apollonia è opera di Bartolomeo Scolari veronese. Nell'altare di mezzo la statua della Vergine col Bambino è lavorata ad intaglio del secolo XV; così pure del medesimo secolo sono gli affreschi della cappella. I piccoli quadri in pittura del Rosario, che incorniciano l'altare, sono attribuiti a Pietro Nanin. Nel terzo altare sta il Crocefisso della grandezza più che naturale, intagliato in legno. È di bella fattura, con grande espressione di pietà. Di quest'opera non si conosce l'autore. È pur da ammirare l'esterno incoronamento sotto il coperto della chiesa, verso sera, tutto in cotto, spiccando per armonia di linee architettoniche. L'annesso campanile, con bifore sostenute da colonne e con la sua cupola a pigna, tutta in cotto, si alza ardito e maestoso. Sopra le bifore della cella campanaria vi sono scolpiti in tufo gli stemmi del Comune, dei Conti Cavalli e del capitano Gradenigo. Lo stemma del Comune, perché ne era proprietario; quello de Conti Cavalli, avendo concorso finanziariamente all'erezione della chiesa; quello del capitano Gradenigo per le sue benemerenze. Il piccolo convento dei Padri Domenicani, posto nelle vicinanze della chiesa, fu convertito in piccole case di abitazione.
ARCHIVIO STORICO FOTOGRAFICO A CURA DI PIETRO MASNOVO
Copyright © soaveinfoto.com
Nessuna parte del presente sito può essere copiata, distribuita, trasmessa o registrata senza previo rilascio di consenso scritto da parte dell'autore e/o dei proprietari delle fotografie d'epoca.