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Soave-Stemma

La partecipazione di tanti giovani Soavesi alle operazioni belliche sui vari fronti italiani della prima guerra mondiale fu massiccia ed è documentata a livello ufficiale e nelle relazioni degli storici; ma il ricordo più doloroso e partecipato del sacrificio di tanti di essi, ci viene dalla testimonianza diretta di tanti commilitoni più fortunati  scampati al massacro.
Dagli elenchi del Ministero italiano della Guerra, relativamente  alle perdite di Soave nella guerra 1915-1918, il  tributo dei nostri concittadini Caduti per cause legate al conflitto, è il seguente:
Morti sul campo               N° 46
Morti per ferite                N° 14
Morti per malattia            N° 37
Morti in prigionia              N° 10

ELENCO CADUTI DI SOAVE

L’elenco ufficiale di tutti i nostri caduti troverà uno spazio più adeguato in appendice a questa pubblicazione invece non è possibile conoscere il numero ufficiale e l’identità dei soldati fatti prigionieri e internati nei campi di concentramento, poi rientrati in Patria.
Il numero maggiore di Caduti lo si ebbe nelle truppe alpine, impiegate in furiosi assalti all’arma bianca, nelle più sanguinose battaglie sul fronte Trentino e alle quali parteciparono molti nostri concittadini.
Sul fronte dell’Adamello è quasi certa la morte di un nostro concittadino di cui ignoriamo l’identità; mentre invece è certa la presenza del soavese Tenente Wilfrido Ambrosini che, scampato al conflitto, ha realizzato un interessante documentario sulla situazione bellica e sulle condizioni di vita dei nostri alpini combattenti sul fronte alpino contro il quale si abbate la furia degli austro-ungarici durante la  “Strafexpedition” del 1916.
In questo documentario trova rilievo l’amane sforzo dei nostri alpini che riuscirono a trainare a mano il  cannone da 149 conosciuto con il nome di “ippopotamo” sul passo Veneropulo a 3150 metri di altitudine.

Nelle battaglie della Valsugana, nelle località di  “Malga Sorgazza e Malga Zureg” si distinse e venne ferito mortalmente il nostro concittadino Tenente degli alpini Guglielmo Felisi. Dopo la sua morte è stato sepolto presso il Tempio Ossario del  cimitero di Trento e insignito di Medaglia d’Argento al V.M.
Sul Monte Pasubio si combatté aspramente per tutto il 1916 con numerose vittime e tra esse i soavesi Baldo Ernesto, e Giovanni Cestonato ora sepolto al Sacrario di Redipuglia.
Di questo fronte sono disponibili molte recensioni e documentazioni fotografiche che riguardano la presenza del concittadino Dott. Luigi Carazza. Sottotenente Medico del 6° Rgt alpini si distinse nei combattimenti del Pasubio assicurando la sua opera di medico anche quando venne ferito. Per questa sua abnegazione venne insignito di Medaglia d’Argento al V.M. dopo la convalescenza, riprese la sua attività come Capitano Medico sul fronte del Carso (Bainsizza) do ottenne la Croce di Guerra al V.M.  Da una sua testimonianza, lagata alla battaglia Aussa (ora Biasiak) sul Carso sappiamo il 16 settembre 1917 moriva fra le sue braccia il concittadino alpino Antonio Cunico.
IL 12 giugno 1915 trovava la morte sempre sul fronte del carso, il Fante Adami Pietro, primo Caduto soavese della prima guerra mondiale.  Le sue spoglie ora riposano nel Sacrario di Redipuglia.
Le battaglie sul fronte dell’Ortigara, nota come” Cimitero degli alpini” per la violenza dei combattimento e delle perdite, hanno visto la partecipazione di alcuni nostri concittadini e tra essi la Medaglia d’Argento dell’alpino Filippi Attilio, la duplice Medaglia d’Argento del Sergente Alpino Adami Giobatta, il sergente Tebaldi Leone e l’alpino Beltrame Luigi. 
Soave va giustamente orgogliosa di altri suoi figli che si sono distinti per valore fino a meritare encomi solenni :
Medaglia d’Argento di TEBALDI SILVIO caduto sul mote Cornone,
Medaglia d’Argento di BURATO GUGLIELMO caduto in Albania.
Medaglia d’Argento Medaglia di Bronzo ed encomio solenne al V.M per Sottotenente Medico  ZUANAZZI GIUSEPPE  deceduto preso il monte Hemada.  
Delle operazioni avvenute sul Coni Zugna vi è una documentazione certa della presenza tra i combattenti del concittadino Bettili Attilio di cui abbiamo un ritratto eseguito in trincea e datato 20 agosto 1916. Sul retro di questo ritratto sono citate le morti di Ruffo, Grigoli e Barbieri ed il ferimento dell’alpino ADDA e del Cappellano don Ireneo Aldegheri che finirà prima parroco a Cà di David ed infine a Villafranca.
In questa zona c’è stata la cattura di Cesare Battisti che, a detta dello storico triestino Prof. Alessandro Tortato, venne consegnato agli austriaci da quattro alpini di cui uno di Soave la cui identità non è mai stata rivelata. Questa notizia, mai riportata sui libri di scuola, è stata riportata di recente sul giornale l’Arena

 

ELENCO CADUTI DI SOAVE

FRONTE DELL'ADAMELLO

FRONTE DELLA VALSUGANA

FRONTE DI CONI ZUGNA - CORNO BATTISTI

FRONTE DEL PASUBIO

FRONTE DEL GRAPPA

FRONTE DELL'ORTIGARA

FRONTE DELLA BAINZIZZA - CARSO

LA PRIGIONIA

 

ARCHIVIO STORICO FOTOGRAFICO A CURA DI PIETRO MASNOVO

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