Pietro Zenari
PIETRO ZENARI
da Stefano e Angela Bettili
… nato in te sto seculo e ve dirò anca el dì
L’ano del trenta, proprio de mado. ai vintìtri. »; morto in Caldiero l’8 Febbraio 1899. Fu poeta popolare in vernacolo contadinesco e caldo patriota. Di versatile e potentissimo ingegno, arguto e in pari tempo faceto, si procacciò ben presto larga fama per mezzo delle sue poesie che in gran pane delineano il suo spirito irrequieto e la tenacità del suo carattere. Ma la morti del padre suo Stefano barbaramente ucciso dalla ferocia austriaca sul Monte Tenda dì Soave, doveva lasciare nell’animo suo una impronta incancellabile, che si risentiva nel suo amore alla patria, e nelle sue poesie e fino a che l’Austria dominava, sempre ispirate dalla lotta contro lo straniero. E cessata la preoccupazione per l’acquisto della indipendenza, l’anima sua rivolse la sua musa al bene, alla religione e ai buoni costumi, facendosi apprezzare assai anche per lo spirito satirico col quale bollava ciò che vi fosse di riprovevole nella moda o in altro. Caldiero, che l’ebbe arciprete per tanti anni, ne piange ancora la perdita.
L’Abate Giustiniano Scrinzi, oratore sacro e autore di opere pregevolissime, tutt’ora vivente, nel 1891 raccolse e pubblicò le poesie del Zenari in un bel volume facendole precedere da una sua prefazione che mette in bella evidenza i meriti distinti del sacerdote, il Fervore del patriotta e l’originalità del poeta.
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Brevi cenni storico - Culturali su Don Pietro Zenari