Via Roma Giorno di mercato
Informazioni foto
Descrizione
MERCATO DI SOAVE
Quando venne istituito il mercato ?
Non esistono affatto documenti, che comprovino con esatta certezza in quale epoca cominciò a funzionare questa benefica istituzione in rapporto all’utilità economica del paese.
Una cosa è certa. Che il mercato in questa sede è antichissimo, già preesistente all’elevazione della Signoria Scaligera, che ebbe la reggenza di Verona fino alla metà del secolo XIII. Ciò la prova un’Ordinanza, emanata dagli stessi Scaligeri, in data 30 Dicembre 1333, con la quale si dichiarava e s’imponeva, che il mercato di Soave fosse libero e franco d’ogni balzello, come in passato.
La Repubblica di Venezia, con sua Ducale 8 ottobre 1529, confermava il possesso di fare il mercato una volta la settimana. Nel giorno di martedì, con l’esenzione da cadaun dazio, gabella ed angheria per li grani ed altre biade.
A conferma dell’antichità del mercato di Soave, la Serenissima con altra sua Ducale in data 1542 – 31 Ottobre, comunicava : C. 18 Magniet Clar,; D.D. Iacobus Gisi, Mapheus Girardo, et Augustinus Barbadino pro Ser. Ac Illustr. Due. Dim. Ven. etc. Audit, Advocat., Provisires it Sindaci Generales Ferrae Firmate Pra Su. Communitate Suapi…… Quoi dies, Mercati sit liber ab omnibus oneribus secundum forman comsuetudine vetustissamam, et tenorem multarum patrium in tali matera loquentium.
Nella su opera : Antia. Verone uses, il Pnavinio (sec. XVI) ricorda ed esalta il fiorente mercato di Soave.
Messer Torello Saraina (1649) nella sua pubblicazione: Le Historie e fatti de’ Veronesi, affermava…. In questo (Soave) si fa il mercato pubblico del comprare e vendere, laonde è ripieno di gente e ben habitato.
Alcuni grossi Comuni del territorio veronese avendo fatto richiesta alla Repubblica di Venezia d’iniziare l’istituzione d’un mercato settimanale, respinta ogni concessione, veniva indirizzata, la seguente nota al Comune di Soave :
Nota delli Mercati dispensati dalla Pubblica Munificienza del Principe Serenissimo alle Comunità del Veronese e Circonvicinanze per ogni giorno di settimana 1775 – 9 Settembre A. 6. Domenica – A Cologna distante da Soave: Miglia10, - Lunedì – a Lonigo – distante da Soave; Miglia 7 – Martedì – A Soave, - Mercoledì – A Montebello - distante da Soave ; Miglia 8, - Giovedì . A Zevio – distante da Soave; Miglia 8 – Venerdì – A Albaredo distante da Soave; Miglia 8, - Sabato a Legnago – distante da Soave; Miglia 10.
Nota – Che la Villa di Villanova Contrada di San Bonifacio è distante da Soave un miglio e mezzo circa.
Sebbene siano scorsi parecchi secoli dal suo inizio, ancor oggi il mercato di Soave al martedì d’ogni settimana, si mantiene in uno stato di speciale floridezza, con largo concorso di venditori con merci di vario genere, e con assidua affluenza di gente dei paesi circonvicini, e con vantaggio profitto di ambedue le parti contraenti e del psese.
Si può quindi affermare, che il mercato di Soave gareggia con quelli dei più importanti centri della provincia; apportano pure una nota di festosa lungo le contrade maggiori dell’abitato soavese.
Via Roma Giorno di mercato
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MERCATO DI SOAVE
Quando venne istituito il mercato ?
Non esistono affatto documenti, che comprovino con esatta certezza in quale epoca cominciò a funzionare questa benefica istituzione in rapporto all’utilità economica del paese.
Una cosa è certa. Che il mercato in questa sede è antichissimo, già preesistente all’elevazione della Signoria Scaligera, che ebbe la reggenza di Verona fino alla metà del secolo XIII. Ciò la prova un’Ordinanza, emanata dagli stessi Scaligeri, in data 30 Dicembre 1333, con la quale si dichiarava e s’imponeva, che il mercato di Soave fosse libero e franco d’ogni balzello, come in passato.
La Repubblica di Venezia, con sua Ducale 8 ottobre 1529, confermava il possesso di fare il mercato una volta la settimana. Nel giorno di martedì, con l’esenzione da cadaun dazio, gabella ed angheria per li grani ed altre biade.
A conferma dell’antichità del mercato di Soave, la Serenissima con altra sua Ducale in data 1542 – 31 Ottobre, comunicava : C. 18 Magniet Clar,; D.D. Iacobus Gisi, Mapheus Girardo, et Augustinus Barbadino pro Ser. Ac Illustr. Due. Dim. Ven. etc. Audit, Advocat., Provisires it Sindaci Generales Ferrae Firmate Pra Su. Communitate Suapi…… Quoi dies, Mercati sit liber ab omnibus oneribus secundum forman comsuetudine vetustissamam, et tenorem multarum patrium in tali matera loquentium.
Nella su opera : Antia. Verone uses, il Pnavinio (sec. XVI) ricorda ed esalta il fiorente mercato di Soave.
Messer Torello Saraina (1649) nella sua pubblicazione: Le Historie e fatti de’ Veronesi, affermava…. In questo (Soave) si fa il mercato pubblico del comprare e vendere, laonde è ripieno di gente e ben habitato.
Alcuni grossi Comuni del territorio veronese avendo fatto richiesta alla Repubblica di Venezia d’iniziare l’istituzione d’un mercato settimanale, respinta ogni concessione, veniva indirizzata, la seguente nota al Comune di Soave :
Nota delli Mercati dispensati dalla Pubblica Munificienza del Principe Serenissimo alle Comunità del Veronese e Circonvicinanze per ogni giorno di settimana 1775 – 9 Settembre A. 6. Domenica – A Cologna distante da Soave: Miglia10, - Lunedì – a Lonigo – distante da Soave; Miglia 7 – Martedì – A Soave, - Mercoledì – A Montebello - distante da Soave ; Miglia 8, - Giovedì . A Zevio – distante da Soave; Miglia 8 – Venerdì – A Albaredo distante da Soave; Miglia 8, - Sabato a Legnago – distante da Soave; Miglia 10.
Nota – Che la Villa di Villanova Contrada di San Bonifacio è distante da Soave un miglio e mezzo circa.
Sebbene siano scorsi parecchi secoli dal suo inizio, ancor oggi il mercato di Soave al martedì d’ogni settimana, si mantiene in uno stato di speciale floridezza, con largo concorso di venditori con merci di vario genere, e con assidua affluenza di gente dei paesi circonvicini, e con vantaggio profitto di ambedue le parti contraenti e del psese.
Si può quindi affermare, che il mercato di Soave gareggia con quelli dei più importanti centri della provincia; apportano pure una nota di festosa lungo le contrade maggiori dell’abitato soavese.